Adunata Nazionale 2015 - L' Aquila


L’aquila una città ancora anestetizzata, il centro non si è ancora svegliato, sono state recuperate solo qualche chiesa e edifici signorili o sedi di banche, gli Aquilani non sono ancora rientrati nelle loro case e credo che ne passerà ancora molto di tempo prima che rientrino nelle loro case. Il mio avvicinamento all’Adunata è stato lento, ne ho approfittato per conoscere questo angolo della Nostra Italia che ancora non conoscevo bene, il mio arrivo a L’Aquila e stato il Lunedì passando per Antrodoco il Lago di Campotosto stupendo luogo posto a più di 1400 m s/l.m. con a cornice i monti della Laga e il Gran Sasso, una nota positiva che mi ha fatto molto piacere erano tutti i paesini i borghi le case sparse per i monti tutti imbandierati dal Tricolore. L’accoglienza dei Aquilani è stata calorosa e ognuno ci ringraziava per quello che abbiamo dato e fatto nei giorni seguenti il terremoto. Non è stata vissuta come le altre adunate, il centro era impraticabile, e i vari gruppi si distribuivano nei paesini limitrofi, e finalmente non c’è stato quel casino di trabiccoli (se potessi li brucerei tutti) il Nostro Gruppo era ben rappresentato da otto nostri iscritti, abbiamo sfilato con la Nostra Sezione Monte Suello e verso sera sono ripartiti verso casa aspettando la prossima adunata di Asti, dico sono ripartiti perche mi sono fermato ancora a l’Aquila per ascoltare il silenzio della città dopo gli Alpini.


Silvano.


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